In Francia, la star dell'opera Enrico Baroni si è stancato della sua amante Pompon. Dopo uno spettacolo, Enrico si reca in un cabaret con il suo manager Muldoni e alcuni amici. Quando arriva Pompon, Enrico lascia il cabaret con il suo servitore, Fresco. Sentendo la musica nelle vicinanze, Enrico e Fresco scoprono una banda di zingari. Enrico è affascinato da quella che sembra essere una vita spensierata e da Irma, una zingara, che ricambia il suo interesse. Sof\u00eda, la madre di Irma, la avverte di stare attenta a Enrico, ma quando Boris, al quale Irma è promessa fin da piccola, diventa geloso delle attenzioni di Enrico, Irma insiste che non sposerà mai Boris perché non lo ama. . Enrico decide di restare con gli zingari, ma Fresco convoca la polizia, sostenendo che Enrico è stato rapito. Enrico torna alla sua vecchia vita, spezzando il cuore di Irma. Poi Sof\u00eda dice a Irma che in realtà è la nipote del conte Molnar e che è stata rapita da Sandor, il marito di Sof\u00eda, quando era bambina. Con l'aiuto di Sof\u00eda, Irma si riunisce al conte e ancora una volta viene chiamata con il suo vero nome, Elvira. Dapprima Irma si ribella ai tentativi del conte di farla diventare una signora, ma quando vede una foto di Enrico decide di rendersi degna di lui. Qualche anno dopo, alcuni amici portano Irma a sentire cantare Enrico. Quando visitano il suo camerino, Enrico trova Irma familiare, ma non la riconosce veramente. Tuttavia ne rimane colpito e il giorno successivo visita il castello del conte. Quando Enrico flirta con Irma, dicendole che è l'unica donna che abbia mai amato, Irma si sente tradita. Inaspettatamente gli zingari si accampano vicino al castello e, nello stesso momento, appare Pompon, che implora Enrico di tornare da lei. Desiderando vendetta, Irma si veste nuovamente da zingara e predice la fortuna ad Enrico. Gli racconta che una volta ha abbandonato una povera ragazza perché non l'amava. Finalmente Enrico si rende conto che Irma ed Elvira sono la stessa donna e annuncia che sarà al suo fianco per sempre.
